Trek-Segafredo, Stetina: “Cercavo un nuovo lavoro quando mi hanno offerto il rinnovo”
Peter Stetina si appresta a vivere la sua quarta stagione con la maglia della Trek-Segafredo. Reduce da un 2018 tormentato da un virus non diagnosticato (l’Epstein Barr) che ha inciso sul suo rendimento nella prima parte di calendario, il 31enne statunitense si era quasi rassegnato a non trovare squadra per la prossima stagione. Invece la querelle Ivan Ramiro Sosa, con la scelta del colombiano di accasarsi al Team Sky, e le sue buone performance sciorinate nelle classiche di fine anno in Italia, gli hanno permesso di assicurarsi l’ultima casella disponibile per il roster 2019 del team di Luca Guercilena, per il quale avrà la possibilità di confermare le buone attitudini da scalatore messe in evidenza soprattutto nelle brevi corse a tappe.
“In estate e in autunno ho spinto per cercare di dimostrare qualcosa – ha spiegato a Cyclingnews – anche se arrivi al punto in cui non puoi aspettare che qualcun’altro prenda le decisioni al posto tuo. Stavo iniziando a convivere con la certezza di dover prendere il futuro tra le mani e per fortuna la Trek ha deciso di tenermi. Hanno pesato molto i risultati ottenuti a fine anno, perché mi ero impegnato a correre quegli appuntamenti come se fossero gli ultimi della mia carriera. Avevo iniziato a guardare su Google come iniziare un nuovo lavoro senza avere una laurea e avevo già dei progetto in cantiere. Per fortuna posso continuare a fare il lavoro più bello del mondo e con nuove motivazioni”.
Sulla malattia che lo ha bloccato a lungo: “Se sommavo fatiche, mi sentivo bruciare. Riuscivo ad esprimermi solo se ero completamente riposato. Alla fine dell’anno abbiamo avuto le risposte. Per adesso il medico di squadra e il mio personale pensano che il virus abbia fatto il suo corso e che non mi stia più toccando. A questo punto, non ho il tempo o il lusso di prendermi sei mesi di ferie e ricominciare di nuovo. Soprattutto dopo un anno difficile e con un mercato che si preannuncia di nuovo pazzo con quello che può capitare al Team Sky. Devo avere fiducia cieca nel fatto che andrà tutto bene”.
I primi appuntamenti del 2019 arriveranno in Australia: Tour Down Under e Cadel Evans Great Ocean Road Race, mentre il cerchio rosso sul calendario è disegnato in concomitanza col Giro di California: “Bisogna cogliere l’opportunità se le gambe girano nel modo giusto, ma non è mai semplice sperare che vada tutto bene in quei pochi giorni. L’esperienza di quest’anno me lo ha insegnato. Devo fare tesoro di tutto e sapere che nel mio sport i cambiamenti avvengono molto rapidamente e non si sa mai quando il nostro tempo sia scaduto”.
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